A proposito di Cowspiracy

Dopo aver visto “Cowspiracy” film documentario sui danni ambientali causati dagli allevamenti intensivi mi sono messo a cercare ulteriori informazioni perché la posizione del film mi sembrava un po’ estremista.
Il sito è forse ancora più estremista e parte subito dicendo che l’unico modo per salvare il pianeta è diventare vegani, un’opinione in mala fede dato che la carne sostenibile esiste: sono i piccoli allevamenti a livello familiare, alcune decine di capi allevati con tutto il rispetto che si meritano, macellati senza eccessiva sofferenza e poi venduti nelle macellerie locali.

È ovvio che se il problema, invece, è la vita stessa dell’animale siamo tutti d’accordo che l’unica via sia il vegetarianesimo o il veganesimo… ma non confondiamo la scelta puramente etica da una più generica scelta ecologista e di sostenibilità ambientale.

Tornando a “Cowspiracy”e alla critica sul suo modo di comunicare non troppo onesto… ci sono diverse fonti che analizzano alcune delle posizioni del film e una soprattutto mi ha trovato particolarmente d’accordo. È un lungo articolo intitolato “Cowspiracy & The Building Blocks of an Absolutist Position” e se ti interessano le faccende ecologiste ma sei stufo delle posizioni talebane dei vegani dovresti leggerlo. Se con l’inglese vai poco d’accordo trovi una discreta traduzione a questo link.